martedì 28 dicembre 2010

Intervista su Giardinaggio Insieme




Questa settimana compare una Intervista di Francesca di FastiFloreali sul nuovo Sito Giardinaggio Insieme; nell'ottica di fare una panoramica e far conoscere quelle persone che si sono avvicinate al mondo del giardino, Valentina chiede a Francesca, prima di tutto di descriversi e poi di raccontare come e perchè ha iniziato a coltivare....
Il sito GiardinaggioInsieme invece, nasce sull'onda del successo editoriale della Rivista Giardinaggio e si pone già come un portale interattivo e a tutto tondo sul "mondo del verde". Schede di piante e fiori, blog, informazioni ma anche concorsi ed eventi sono giornalmente pubblicati sulle sue pagine; il sito si visiona in maniera molto facile e si può seguire con tutti gli aggiornamenti con una semplice iscrizione.

Un saluto a Francesca e per Noi...... al prossimo Post!

Annika

giovedì 23 dicembre 2010

Franchi Sementi dalla Svezia


Mi ha particolarmente colpita la foto che Blomsterverkstad ha riportato qualche giorno fa sul suo blog; l'immagine altro non è che non una foto pubblicitaria del Catalogo di Sementi Franchi,  in Svezia. Secondo me, la sua bellezza è proprio nel Verde e nelle Verdure tipiche della Penisola; interessante è anche il sito a cui rimanda, GourmetGarage in cui bene si parla proprio di queste sementi di origine italiana.

Insomma..."una bella pagina italiana all'estero!"

Approfitto di quest post per fare i tutti
 i Migliori Auguri
di Buon Natale e Buon Anno!!

Annika

giovedì 16 dicembre 2010

Ilex Aquifolium o Agrifoglio



Quale migliore pianta per iniziare i miei post se non l'Agrifoglio?
Credo che sia, insieme con la notissima Stella di Natale, una delle piante più diffuse e conosciute, almeno per il periodo natalizio.

"L'agrifoglio è una pianta magica fin da prima dell'avvento del Natale cristiano, si dice che proteggesse dai demoni e portasse fortuna. I suoi primi utilizzi risalgono all'Irlanda dove anche le famiglie più povere potevano permettersi di utilizzarlo per decorare le proprie abitazioni. Nel tempo i cristiani iniziarono ad utilizzare anch'essi questa pianta durante il periodo natalizio. La struttura della foglia infatti ricorda la corona di spine di Gesù Cristo e i frutti rossi il suo sangue."

L'albero o arbusto di Agrifoglio può essere alto fino a 10 m, ha una chioma piramidale, una corteccia liscia grigia e rami verdastri; è caratterizzato dal fogliame verde scuro lucente, decorativo, con varietà variegate di bianco, crema o giallo, e frutti che offrono un decorativo contrasto con il colore delle foglie. Queste ultime possono essere alterne o sparse, ovali o ellittiche, coriacee, persistenti, a margine spinoso nei rami più bassi delle giovani piante, intero nelle piante adulte. I fiori dell'agrifoglio sono piccoli e riuniti in fascetti ascellari, con 4 petali di colore bianco o rosato.

Le piante di Agrifoglio gradiscono posizioni ombreggiate o di sottobosco, terreno acido o semi-acido, fertile e ricco di humus.
La moltiplicazione avviene con la semina dei semi freschi, per mezzo di talea semilegnosa.

"A Piano Pomo, sul versante nord orientale del Massiccio del Carbonara (Madonie Sicilia) una cinquantina di annose piante di Agrifoglio formano un boschetto puro. Secondo i botanici il Bosco di Agrifogli doveva essere diffuso in Europa nel Terziario, prima delle glaciazioni pleistoceniche.
A 1400 metri di altitudine in una valle dal suolo siliceo e profondo questi esemplari hanno trovato il loro optimum climatico raggiungendo dimensioni ragguardevoli. La pianta più vecchia ha circa 900 anni"

Questa pianta, bella in tutto l'arco dell'anno, diventa essenziale in questo periodo, soprattutto per le decorazioni natalizie; un semplice ramo può essere appeso alla porta di ingresso come Segno di Benvenuto, oppure essere utilizzato come parte di decorazioni secche o Ghirlande.

Le informazioni sulla pianta sono tratte da:

Le immagini sono tratte dal web in genere e dal sito:

mercoledì 24 novembre 2010

Le Orchidee: il Cymbidium



Generale:
il Cymbidium è una orchidea epifita, originaria dell'India, sempreverde e con degli steli florali, alti e robusti. La durata della fioritura è molto lunga, circa due mesi e anche copiosa, con molti boccioli sullo stesso ramo.

Esigenze:
La posizione di questo tipo di orchidea deve essere sempre molto luminosa anche se non al sole diretto e al vento. La pianta vive bene all'esterno nei luoghi a clima temperato; nelle altre zone invece è meglio portarla all'interno, per evitare danni dalle gelate, anche se, alcuni esempi riescono a sopportare quelle brevi e meno intense. La temperatura notturna comunque, non deve superare mai i 18 gradi, altrimenti non riesce a crescere lo stelo.

La miscela nel vaso ideale è composta da corteccia a grande pezzatura con polistirolo sul fondo; alcuni autori consigliano anche di mischiare del terriccio specifico.

Dopo l'estate:
Prima di trasferire i Cymbidium in casa, effettuare una profonda e delicata pulizia della vegetazione, eliminando detriti e foglie danneggiate. Inserire nel terreno delle cannette di bambù a 3/4 cm di distanza dai getti florali per il loro sostegno. Concimare ogni tre annaffiatura con un concime bilanciato 20-20-20 e, durante l'inverno, mantenere solo il substrato umido con delle nebulizzazioni.

giovedì 18 novembre 2010

Le Bromeliacee Epifite: le Tillandsie




Caratteristiche generali :.....Le possibilità di adattamento che la natura offre sono innumerevoli e certe creature sanno sfruttarle nei modi più inconsueti. Tra le modalità di sussistenza più lontane da ciò che di abitudine si ritiene la norma, le Tillandsie ne hanno scelto una che potrebbe persino apparire fantastica: si nutrono di aria. Queste belle piante della famiglia delle Bromeliacee disdegnano la terra e scelgono di vivere liberamente dove capita, sui rami degli alberi, sui fili della luce, sulle rocce o sui muri .....

....Le Tillansie vivono bene all'aria aperta, specialmente se appese all'ombra di un albero o legate a un pezzo di corteccia in una posizione protetta dal sole delle ore più calde. Il bisogno di luce solare diretta varia secondo la specie ed è una buona precauzione, prima di sistemare una pianta che non si conosce, avere informazioni sull'esposizione corretta per la specie in questione.Nei casi in cui il termometro scende al di sotto dei 4-5 gradi e non si ha la possibilità di ripararle senza spostarle è consigliabile portare le piante al chiuso in autunno onde evitare nocivi sbalzi di temperatura.....
....Le Tillandsie si adattano anche bene a vivere negli interni purché ci sia abbastanza luce e una buona ventilazione....

....Le Tillandsie tenute all'aperto in giardini o terrazzi ricevono l'acqua dalla rugiada e dalla pioggia. Nei periodi in cui le precipitazioni sono abbondanti non hanno bisogno di cura alcuna, altrimenti è necessario bagnarle spruzzando le foglie con acqua il cui pH sia compresso tra 4,5 e 6,5......

...Le Tillandsie nonostante si adeguino a vivere in ambienti poveri, ricevono in natura l'apporto di sostanze nutritive essenziali per crescere e riprodursi, sostanze che possono venire a mancare quando allontanate dal loro habitat. Per sopperire a queste carenze bisogna far ricorso ai fertilizzanti. I più adeguati sono i composti di azoto, fosforo e potassio, elementi indispensabili per un sano sviluppo delle foglie e dei fiori.

Personalmente: ho delle tillandsie collocate fuori, tra tra altre piante e tra i rami degli alberi; in alcuni casi le trasferisco nell'interno, altrimento restano fuori nella stagione fredda, ma sempre riparate dalle altre piante. Una precauzione da prendere dopo l'annaffiatura è quella di lascairle scolare un pochino per evitare ristagni. E' un argomento controverso, ma posso dire che quando l'acqua resta nelle folgie centrali, marciscono.

Altre info: ulteriori informazioni si possono trovare su http://www.tillandsie.net/ oppure http://www.tillandsie.com/

venerdì 12 novembre 2010

La Bergenia


La Bergenia è piccola pianta tappezzante sempreverde originaria dell'Asia centrale e meridionale. E' caratterizzata da folti ciuffi di grandi foglie curiose, tondeggianti o cuoriformi, con bordi ondulati o dentellati, di colore verde scuro, che diventano rossastre in autunno. Dal centro dei ciuffi alla fine dell'inverno si sviluppano steli che si stagliano al di sopra del fogliame, su cui sbocciano mazzetti di piccoli fiori campanulati, di colore vario dal bianco al porpora, che solitamente tendono a scurire; la fioritura può durare parecchie settimane, soprattutto se le spighe sfiorite vengono tagliate.

Le bergenie crescono bene in qualsiasi posizione dal pieno sole all'ombra completa; la maggior parte delle specie di bergenia non teme il freddo. Se decidete di collocare le vostre bergenie in pieno sole si consiglia di ombreggiarle nei periodi più caldi dell'anno, per evitare che le foglie vengano bruciate dal calore intenso.

Questa pianta necessita di abbondanti quantità d'acqua, sarebbe opportuno evitare che il terreno asciughi troppo, quindi fornire acqua spesso, anche ogni settimana, nel periodo che va da marzo a ottobre; in inverno si possono sospendere le annaffiature, controllando comunque il terreno nei periodi più miti.

"...Personalmente, pianto questa pianta in giardino in qualsiasi momento dell'anno, semplicemente prelevando dei tralci da altre piante madri; ho constatato che la collocazione migliore, soprattutto come bordura, deve essere in mezz'ombra dato che la pianta dà il meglio non con il sole diretto.

Un concime bilanciato è sufficiente per avere ottime fioriture. Consiglio di togliere le foglie vecchie dal basso; in questo modo la pianta acquista anche in bellezza...."


Le informazioni sono tratte da: http://www.giardinaggio.it


mercoledì 10 novembre 2010

Le Hosta


Tra Ottobre e Novembre vengono divise e trapiantate le Hosta; sono piante dai fiori delicati e dalle foglie verdi molto vistose. Risultano essere delle piante adatte sia al trapianto in piena terra che in vaso e riescono a creare dei folti cespugli soprattutto se sistemate in zone di mezz'ombra. Sono piante rustiche, quindi resistono ai geli e alle basse temperature esterne.
Ne esistono di varie specie e categorie ma tutte hanno bisogno di terreni ricchi e di costanti annaffiature. Queste erbacee perenni hanno però le foglie caduche, almeno la maggior parte, quindi inverno entrano in riposo e rispuntano nella primavera successiva. Sono un alimento tra i preferiti di lumache e limacce, ma basta mettere in opera alcuni trucchi, come cospargere la base di cenere o di ghiaietto, per avere delle fioriture grandiose!

venerdì 5 novembre 2010

I Lavori in Giardino e nell'Orto di Novembre

Malgrado ci avviciniamo ai mesi invernali, i lavori da fare in giardino e in serra sono molti; qui di seguito un piccolo elenco dei più importanti:


"...In clima mite seminate i piselli; altrove solo se in posizione ben esposta e riparata per evitare che l'umidità del suolo danneggi i semi. Ai piedi dei peschi interrate i bulbi d'aglio troppo piccoli per la riproduzione: preverrano la bolla del pesco. Sempre nelle regioni a clima mite si può piantare il pisello odoroso direttamente su una base con un supporto.

E' tempo di mettere a dimora gli alberi da frutto perchè radichino bene prima della ripresa vegetativa. Raccogliete le carote e ponetele in cassette alternate con sabbia: si manterranno fresche a lungo.

In coltura protetta iniziate a seminare la lattuga da taglio, la rucola, la valerianella. Affrettatevi a mettere a dimora i bulbi a fioritura primaverile. Verso la fine del mese si possono piantare rose, rampicanti e arbusti da fiore..."

Il collage è stato realizzato con immagini tratte da:
http://blomsterverkstad.blogspot.com

mercoledì 27 ottobre 2010

Il Cavolo Nero Toscano


Il Cavolo Nero Toscano, è ormai reperibile in tutti i mercati d’Italia, ovviamente nella stagione invernale. Il colore del cavolo non è proprio nero, ma di un verde molto scuro; le foglie sono strette, lunghe e bollose. Per raggiungere il suo massimo “splendore”, il cavolo nero deve subire una gelata; il gelo, infatti, è quello che rompe le fibre del cavolo nero e gli conferisce un sapore leggermente dolciastro.Come tutti i tipi di cavolo, è un alimento straordinariamente salutare, ricco di sostanze antiossidanti , vitamine e sali minerali, povero di grassi e calorie e pertanto un alimento depurativo.

Grazie alla presenza di speciali inibitori (indoli), il cavolo nero è considerato un alimento utile nella prevenzione di numerose forme tumorali (cancro al colon, al retto, allo stomaco, alla prostata e alla vescica), nonché dell'ulcera gastrica e delle coliti ulcerose. Dal punto di vista nutrizionale, gli aspetti più interessanti di quest'ortaggio sono rappresentati dall'elevato contenuto di vitamina C e dal bassissimo potere calorico (da 19 a 25 kcalorie). Quest'ultima caratteristica ne fa un alimento ideale per chi soffre di sovrappeso.

Si consiglia di consumare il cavolo subito dopo l’acquisto, anche se si conserva per quasi una settimana. Per prolungarne la conservazione in frigorifero si possono avvolgere le foglie in un canovaccio appena inumidito.Il cavolo nero va pulito tagliando le foglie alla base e lavandole una a una sotto l’acqua. Quando le foglie sono piccoline è possibile gustarlo in insalata con olio e sale (in questo modo non si perderà affatto la vitamina C), ma il suo impiego più classico è sicuramente nella famosa minestra chiamata ribollita, uno dei vanti della cucina toscana.

Un altro modo semplice e genuino per gustarlo, è quello di ripassarlo in padella, magari con pancetta o salsiccia e farne delle bruschette con pane casereccio.


martedì 19 ottobre 2010

I lavori di Ottobre


Ecco alcuni lavoro da fare in questo mese nel Giardino e nell'Orto.
Aster, dalie, rose e zinnie, vanno curate anche se in fioritura; quindi si tolgono i fiori appassiti e le folie secche; si fissano i rami ai tutori e si procede con delle piccole innaffiature in relazione al tempo atmosferico.
Nel terreno arricchito e ben lavorato si possono ancora piantare gli spinaci; servono in cucina ma anche some sovescio. Si possono seminare ravanelli precoci, scalogno e cipolla bianca Barletta.

Diradate invece le ultime semine di insalata e fate imbianchire indivia e scarola.

Si iniziano a trapiantare, anche in vaso i narcisi della varietà Tete_a_tete che fioriscono molto presto; le viole del pensiro trasferite in una zona più riparata possono dare fiori per tutto l'inverno; i crisantemi possono resistere a lungo fuori, ma se le piogge sono insistenti si possono riparare. E' il momento di trapiantare o sistemare all'aperto ciclamini ed eriche; si possono effettuare ancora talee di salvia, cotoneaster, pyracantha e chimonanthus.

Per inizio di Novembre iniziate a lavorare il terreno liberato da coltivazioni, con sostanza organica

martedì 12 ottobre 2010

La Pyracantha


Generalità

La Pyracantha è un arbusto sempreverde, originario dell'Asia e dell'Europa, che raggiunge abbastanza rapidamente i 2-3 m di altezza. Ha portamento eretto, i sottili fusti di colore marrone scuro tendono a svilupparsi in maniera abbastanza disordinata, producendo una densa chioma tondeggiante; sono munite di lunghe spine acuminate. Le foglie sono di piccole dimensioni, di colore verde scuro, ovali, lucide, leggermente coriacee; in primavera produce innumerevoli piccoli fiori a stella, di colore bianco, profumati, che attirano gli insetti impollinatori. In autunno sulla pianta maturano i piccoli frutti tondeggianti, riuniti in grappoli, di colore arancione; i frutti della pyracantha sono commestibili, e talvolta rimangono sulla pianta fino alla primavera successiva. Queste piante vengono spesso usate per costituire siepi impenetrabili, ma sono molto decorative anche come esemplari singoli. E' possibile reperire in commercio numerosi ibridi e cultivar, ad esempio Pyracantha Navaho, ha dimensioni medio piccole e da origine ad arbusti abbastanza ordinati, tondeggianti; Pyracantha Red Column produce bacche rosse, mentre la Pyracantha Soleil d'Or produce bacche gialle. Si consiglia di potare gli arbusti in primavera, asportando gli eventuali frutti ancora presenti e regolando i fusti che fuoriescono eccessivamente dalla chioma; in estate è spesso necessario intervenire sulle piante utilizzate come siepi, accorciando le crescite verdi.


L'esposizione è, preferibilmente in un luogo soleggiato; queste piante sono molto rustiche e non temono il freddo; sopportano senza problemi anche l'inquinamento atmosferico e la salsedine; se poste a dimora in luogo eccessivamente ombreggiato tendono a produrre pochi fiori.


La pyracantha sopporta senza problemi periodi anche prolungati di siccità; le piante da poco poste a dimora vanno però annaffiate quando il terreno è ben asciutto, per favorirne l'attecchimento. Vengono coltivate anche in vaso o come bonsai, in questo caso le annaffiature saranno regolari. In primavera è consigliabile interrare ai piedi dell'arbusto del concime organico maturo, o una buona dose di concime granulare a lenta cessione.
Queste piante si accontentano anche di terreni molto asciutti e poveri di materia nutritiva, purché si tratti di substrati ben drenati.
La moltiplicazione avviene per talea legnosa, in primavera o in autunno, oppure per seme a fine inverno. Vengono spesso colpite dagli
afidi e dalla cocciniglia.


Commento

La pyracantha è la classica pianta invernale, in quanto le sue bacche sono preziose negli arredi interni e nella realizzazione di composizioni natalizie; anche da sole riescono sempre a dare un tocco di calore alla casa o in mazzetti, accompagnate anche solo da foglie e frutti.

La foto è tratta da http://countrykittyland.blogspot.com
Il post è tratto da www.giardinaggio.it

martedì 21 settembre 2010

Il Catalogo di David Austen


Sabato mattina ho ricevuto per posta il Nuovo Catalogo di Rose di David Austen; non si tratta di un semplice catalogo ma di un libello pieno zeppo di informazioni. Ormai sono tre anni che arriva regolarmente e ogni volta lo studio con molta atttenzione....anche nel vano tentativo di imparare qualche nome di rosa, ma senza risultato.

Perchè richiederlo: perchè è bello! Prima di tutto, ma anche perchè fornisce in maniera molto semplice, quindi anche ai principianti, tutte quelle informazioni sui tipi e sulla coltivazione che possono servire; il Valore Aggiunto è ovviamente dato dalle foto.

Il catalogo si può richiedere attraverso i vari Coupon pubblicati sulle maggiori riviste o collegandosi direttamente al sito.

Commenti: chi ne ha ordinate e impiantate ne parla in maniera eccelsa!

PS: per questioni "morali" non parlo dei prezzi relativi!


Francesca

venerdì 10 settembre 2010

Isola di Mainau sul Lago di Costanza





Le immagini ed i commenti fanno parte di un viaggio effettuato due anni fa, ma vale la pena di parlarne: si tratta dell'Isola di Mainau sulla sponda del Lago di Costanza in Germania.

Si tratta di una splendida isola fiorita, ma descriverla così e davvero poco; la parte centrale ovviamente è presa da questo enorme e curatissimo giardino diviso in aree tematiche...le rose, i bulbi...etc...inoltre nel parco è presente un castello, testimonianza del barocco tedesco, una Casa delle farfalle, un Palmeto, Ristorante, Bookshop etc...

Come ogni parco che si rispetti è presente un'area destinata ai bambini con tanti giochi tenuti in ordine, un fiumicello in cui fare il bagno , una sabbiera, pulita etante panche su cui sedersi dopo girare. Detto così sembra poco, ma non è assolutamente vero, basta guardare le foto; il luogo è da visitare!
Si può raggiungere dalla città di Costanza, che merita altrettanto una visita/ci sono dei negozi veramente/veramente belli, parlo di negozi non di marca ma di prodotti locali e artigianali e di negozi di fiori e piante, molto diversi da quelli a cui siamo abituati.....dicevo, mi sono persa....
ah, si!....il lago si può raggiungere o tramite traghetto che parte proprio dalla città oppure in macchina, costeggiando per un tratto la riva; esiste quindi poi un comodo parcheggio, in cui lasciare l'autovettura; non ricordo il prezzo, ma per questo motivo non credo sia esagerato.
Per maggiori informazioni:

giovedì 2 settembre 2010

Alcune Immagini dalla Baviera




Qui sopra solo alcune immagini da diversi luoghi della splendida Baviera

mercoledì 11 agosto 2010

Buone vacanze!!


Ci sarebbero i lavori da fare nell'orto, tipo potare, tagliare, annaffiare soprattutto .....ma siamo in ferie! Quindi, fidando sulla bontà di amici e parenti, tutti precettati per gli stessi lavori di cui sopra...... Vi auguro Buone Vacanze e ci Vediamo a Settembre!!!
L'immagine è tratta da http://blomsterverkstad.blogspot.com

mercoledì 14 luglio 2010

Hedera Helix

SCHEDA TECNICA
Categoria: Hedera Elix è un rampicante sempreverde di origine europea che, aderendo ai supporti spontaneamente con le sue radici avventizie, può raggiungere i 10 metri di altezza.
Famiglia: Araliacee
Foglie: ovate o triangolari, alterne, verdi scure e lucide, sono divise in 3/5 lobi.
Frutti: sferici e neri, maturano nel taredo autunno.
L'edera, pianta rampicante conosciutissima, và piantata prevalentemente in primavera ed in autunno mantenendo una distanza tra le piantine di circa 30 cm; le irrigazioni devono essere abbondanti nei primi periodi per poi diminuire col tempo.
La potatura và effettuata tre volte l'anno, dopo l'inverno, a fine giugno ed in settembre.
La concimazione sarà effettuata tramite stallatico e solo in primavera.
"Le talee invece invece sono da effettuare nel mese di luglio, oppure per propaggine in autunno."
Qualche varietà:
Natasha, Golden Ingot, Duckfoot, Atropurpure, conglomerata, Green Ripple.

Note:
mi permetto di fare solo due considerazioni: mia nonna, faceva talee di edera in qualsiasi momento dell'anno, tranne in inverno ovviamente, con un'ottima riuscita, sia in acqua che in terra; nel momento del trapianto di altre specie, utilizzando del terreno prelevato dalla base di siepi di edera, aveva, in automatico delle nuove piantine nate da seme.

Idee: l'edera, o meglio, diversi tipi di edera, possono contribuire ad arricchire panieri e mazzi di fiori di campo.


Il sito: http://www.lemiepiante.it/

venerdì 25 giugno 2010

La Salvia Leucantha

E' a tutt'oggi l'orgoglio dei Giardini di Villa Hanbury a Ventimiglia: la bordura del percorso principale o Grand Route che porta al palazzo, realizzata con Salvia Leucantha.
La pianta è di origini ispaniche, come vuole il nome Mexican Bush, ma è ormai naturalizzata europea; alta e cespugliosa può anche raggiungere i due metri d'altezza per centoventi centimetri di larghezza. Per vederla in fiore occorre aspettare il mese di novembre o anche più tardi in relazione alle condizioni metereologiche, ma la vista è poi, spettacolare.
Tra le Labiate, è una perenne tra le più rigogliose e folte e può essere sistemata sia al sole che in mezz'ombra. In commercio, a parte la pianta madre, ne esistono alcuni ibridi, tra cui la più nota è la Midnight o Purple Velvet dai fiori interamente viola.




lunedì 14 giugno 2010

La mia Prima Intervista!!!


Oibho! ho provato a fare un "Copia e Incolla" ma non ci sono riuscita....vabbhe`! questo piccolo incidente non puo` sminuire la mia soddisfazione della mia "Prima intervistaaaaaa!!!
Ebbene si. Una graziosa fanciulla di nome Chiara, web/master di un nuovo sito tutto dedicato al verde ha deciso di pormi qualche domanda sul mio piccolo orticello, e l`ha pubblicata in prima pagina! godiamoci 5 minuti di soddisfatta notorieta`.
Il sito in questione e`: http://www.coltivareorto.it/

domenica 13 giugno 2010

La Susina Claudia


La Susina Claudia, nera, gialla, verde o mostruosa, e` una vera Regina nelle frutte da tavola. La sua origine e` a tutt`oggi controversa: c`e` chi la vuole italiana e introdotta in Francia attorno al 1500, e dedicata alla Regina Claudia, moglie di Francesco I; secondo altri e` entrata in Francia direttamente dall`Oriente. Secondo Gallesio e` una varieta` molto anctica conosciuta gia` dai Latini. La susina Claudia rispetta tutte le caratteristiche della grande famiglia delle Claudie: la pianta e` rustica, resistente e molto produttiva; ha una vegetazione molto rigogliosa e si adatta anche a giardini poco soleggiati. Il frutto e` quasi sferico con il nocciolo che si stacca facilmente; la polpa e` succosa, verde e molto dolce; la buccia invece e` diversamente colorata.
I fiori della pianta sono invece apprezzati, oltre che per la bellezza anche per la loro grandezza. Questa susina gode di grande pregio anche per la realizzazione di ottime marmellate; un kilo di susine, 500 grammi di zucchero, portate a bollore per 30 minuti sono la base di marmellate che, insieme con sambuco o uvetta, diventano delle ricercatezze.

La si puo` acquistare presso: Vivai Belfiore Loc.Sant`Ilario di Lastra a Signa/Firenze
http://www.vivaibelfiore.it/


lunedì 7 giugno 2010

I Lavori di Giugno nell`Orto e in Giardino


Nell`orto:
Diradate la lattuga e trapiantate le piantine divelte; allestite i semenzai di radicchio e finocchio; continuate a fare talee di salvia e lavanda.
Cimate con regolarita` il basilico per favorire lo sviluppo di nuove foglie e impedire la fioritura.
Seminate in semenzaio broccoli e cavolfiori: li trapiantarere quando sara` possibile maneggiare le piantine. Riseminate i fagiolini per avere raccolte scalari.
Pigate a terra i fusti dell`aglio oppure annodateli, perche` la linfa si concentri solo nei bulbi.

In giardino:
Pacciamate le aiuole con la rasatura del prato, un poco essiccata. Interrare all`aperto, in zona ombrosa, i vasi delle piante d`appartamento: staranno benissimo anche per lunghe assenze. Dividete le iris ormai sfiorite, se troppo fitte; estirpate i rizomi esterni e ripiantateli in terreno libero da erbacce e lavorato, senza interrarli troppo.
Seminate in pieno sole tagete e gazanie
Le immagini sono tratte da: www.meemelink.com

mercoledì 5 maggio 2010

Cambiamenti all'orizzonte


Purtroppo devo lasciare il blog...come avevo detto in precedenza, impegni vari mi tengono lontana dal pc, quindi, malgrado il dispiacere lascio il testimone a Francesca di FastiFloreali.
Non so ancora se questo blog continuera' ad essere autonomo o se verra' assorbito dal blog principale di Fra'....vedremo.
L'immagine è tratta da Aiken House & Garden, ossia http://warrengrovegarden.blogspot.com/
Vi si saluto tutti con tanto affetto

Gerda

venerdì 16 aprile 2010

Avviso ai Naviganti

Purtroppo ho tralasciato e sono ancora costretta a stare lontana dal blog; i lavori in campagna insieme con il lavoro effettivo fuori casa mi prendono veramente tanto/tanto tempo. Avevo iniziato anche a preparare nuove schede di piante da postare, ma non sono riuscita a completarle. Nell'attesa di riuscire a riprendere il ritmo giusto, vi saluto con un grosso bacio!
Gerda

giovedì 11 febbraio 2010

La Rutibandia Aquilegia

Il suo nome dovrebbe essere "Rutibando o Rutibandia", dal nome del principe longobardo che, tanto fu infedele alla moglie da meritarsi la punizione di essere trasformato in un fiore pieno di corna e speroni; l`operazione fu dovuta ad un mago del lago di Como per vendicare la signora Teodagne, ma resta la caratteristica di questo fiore a incrociarsi o essere incrociata.
Gli ibridatori tedeschi e inglesi, i migliori conoscitori, consigliano un suolo fertile e posizioni semiombreggiate, dove queste piante possono autodisseminarsi e dar vita l`anno successivo ad esemplari di colori e fogge diverse. Di Aquilegie ne esistono almeno 120 varieta` ma le specie "storiche" sono quelle rustiche, presenti allo stato naturale, "la alpina, la vulgaris e la pyrenaica".
Gli ibridi sono quelli a fioritura piu` lunga come Koral rossa, o Heavenly Blue o ancora Red Hobbit.
Un consiglio per gli appassionati: "le aquilegie non andrebbero mai usate singolarmente ma abbinate ad altre piante e fiori di bosco, mescolando le specie per avere fioriture da aprile a ottobre..."
INDIRIZZI UTILI:
Vivaio Alpinia Chiusa Pesio/Cn tel. 339_5621095

mercoledì 20 gennaio 2010

Il Filadelfo

Il Filadelfo e` una pianta rustica che ama molto il sole, e che genera splendidi fiori dall`ampia corolla bianca, ma il motivo per cui essa e` maggiormente ricordata e` il suo profumo.
Simbolo dell`amore fraterno, e malgrado le sue peculiarita`, questa pianta non e` molto diffusa, se non in giardini di vecchio impianto. Oggi, una delle raccolte piu` nutrite si puo` ammirare nei Giardini Botanici Hanbury presso Ventimiglia, in cui la curatrice Elena Zappa ne ha potuto catalogare e preservare almeno 20 specie provenienti dal Giardino Botanico di Wisley nel Surrey oppure dal Giardino Botanico di Strasburgo, sede della Collezione Nazionale Francese di "Philadelphus".

Il Philadelphus coronarius, la specie piu` conosciuta, raggiunge circa i quattro metri d`altezza e si ricopre di fiori semplici e bianche dal forte profumo; diffuso e` anche il Manteau d`Ermine, dal fiore piu` piccolo ma ricadente, oppure il Belle Etoile, dalla fioritura piu` tardiva, o ancora il Natchez dai fiori a calice e piccioli rossastri o infine il Virginal dai fiori doppi.

Queste specie si trovano facilmente in commercio, presso vivai specializzati oppure possono essere richieste presso alcune aziende che le trattano direttamente; come al solito allego in fondo gli indirizzi delle principali sedi presso cui trovare o richiedere maggiori informazioni su questa splendida pianta:
Beatrice Consonni, Erba/Como;
Liviana Nifantani, Varallo Pombia/Novara;
Fiorella Gilli, Villanova d`Asti/Asti;
La Campanella, Cervarese Santa Croce/Padova;
Giardini Botanici Hanbury, Ventimiglia/Imola;

Gerda Ff Arnoldsen

martedì 12 gennaio 2010

Il Fiordaliso

Ho scelto di analizzare il Fiordaliso perche` credo che sia una pianta molto conosciuta in teoria ma poco in pratica; intanto iniziamo dai nomi: Bachelor`s button o bottoni dello scapolo, in quanto durano a lungo se infilato negli occhielli; Cornflowers, in quanto abbondano nei campi di grano; Fleur de lis, alla francese o fiori di giglio per via dei capolini composti da numerosi imbuti il cui colore varia dall`azzurro al violetto. In realta` il suo nome latino e` Centaurea cyanus, che allude al Centauro Chirone curato per una ferita con un suo estratto e a Cyanus, sorpreso dalla morte con una corolla di fiordalisi.
Questa pianta si presenta con steli molto alti e corolle simile a rosette basali, le cui infiorescenze si protraggono da maggio a luglio, contemporaneamente con i suoi semi. La specie, originaria eurasiatica, oggi viene coltivata soprattutto nell`Italia del nord, con il tentativo di reitrodurla in larga scala, in quanto considerata un "indicatore di naturalita`" ossia, la sua presenza nei campi testimonia una assenza di inquinamento ambientale.
La sua rusticita` e la positiva facolta` di ripristino ambientale, ne fanno una pianta ricercata per nuovi impianti, sia nella versione selvatica che selezionata; le specie maggiormente richieste sono: Florence, Florence white, Blue boy e Polka dot.
La messa a dimora puo` essere effettuata tramite piantine o tramite semi.
Per chi vuole avere maggiori informazioni, consultate i siti seguenti.
Semenostrum www.lasemeria.it
Il posto delle margherite e-mail: valeriaparea@libero.it
L`erbario della Gorra e-mail: e.gorra@libero.it
Az.Agr. Tarricone Graziella e-mail: floric_graziella@libero.it
Gerda

domenica 3 gennaio 2010

Da Penfolda alle Scabiose

Se qualcuna di voi ha letto il romanzo "La casa vuota" di Rosamunde Pilcher, ricordera` che la protagonista, per raggiungere la Fattoria di Penfolda, attraversava dei campi immensi di "Scabiose" che creavano delle grandi macchie viola. Ebbene, vediamo di che fiore si tratta.
La scabiosa e` una pianta che si puo` trovare frequentemente allo stato selvaggio in molti terreni o in quella parte di giardini non coltivati; si alza su un fusto fino e leggero e termina con una corolla di piccoli petali che vanno dal rosa pallido al viola/blu scuro. Il suo nome scientifico le deriva dal suo scopritore Scabiosa Pincushion Flower Isaac House e ne esistono circa ottanta varieta` ; in effetti il nome popolare invece le deriva da una delle tante malattie che, in erboristeria, essa puo` curare. La pianta si coltiva facilmente per seme, e produce dei fiori adatti per il taglio; le sue foglie invece possono anche essere utilizzate per le insalate; a parte queste scarne notizie e` indubbia comunque la sua bellezza e soprattutto la sua capacita` di creare macchie di colore nei prati. Qui di seguito vi segnalo dei siti veramente utili da cui trarre altre informazioni e su cui poterle acquistare.
Gerda Ff Arnoldsen
Biovivaio Gran Burrone, Nocera Umbra, e-mail: granburronevivaio@tin.it
Priola, Treviso e-mail: info@priola.it
L`erbario della Gorra, Casal Borgone, www.gorraonline.it
Vivalpi Cudine, Torino, e-mail: vivalpi@vivalpi.it
Alessandra Orsi Tarano, e-mail: borsatti.giuseppe@virgilio.it
Il Posto delle Margherite, Lucca, www.ilpostodellemargherite.com
Vivaio Plantula, Anzola dell`Emilia, www.lasemeria.it
Altri esteri: